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al testo di Serenella Menichetti
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E torni lentamente, mille volte su percorsi battuti da passi spesso troppo frettolosi. Di un viaggio sconosciuto e tormentato. Apparentemente senza meta alcuna. Ricerca fugace e evanescente. Che lascia solamente, il vuoto del niente.
Con pazienza costruisci il tuo navigatore satellitare, che ti indirizzi, ti orienti, ti faccia cambiare strada, quando stai per infrangerti sugli scogli o per cadere nella voragine del nulla.
E ogni volta ai tuoi occhi, tutto cambia prospettiva. E si colma il vuoto di alcune parole. E si svelano, un po' alla volta, alcune facce di questo prisma infinito. Non tutto è visibile e trasparente. Ancora troppa la nebbia, copre il senso della crudeltà e della perversione.
Hai raccolto un microscopio, per scoprire a poco a poco l'essenza della normalità. Delle piccole grandi cose: dei riti quotidiani. Degli uomini. dei padri e dei figli. Della tua anima. Dei voli e gli approdi. Della sofferenza e della speranza. Della partenza e del ritorno. Del dolore e del perdono. Della vita e della morte.
In un miracolo che ogni giorno rinnova il tuo viaggio dentro i binari dello stupore.
E lo zaino che porti sulle spalle si colma. |
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